AQUARIUM

Installazione sonora di Vladislav Shabalin con la voce di Diamanda Galás

Il Trittico


Frutto di un duplice processo di restauro (i singoli pesci fossili) e di creazione artistica (la composizione), il trittico “Aquarium” è il lavoro più imponente realizzato finora da Vladislav Shabalin. Ognuno dei tre pezzi misura 285 x 140 cm e pesa 120 kg. In totale l’opera è alta 285 cm e larga 420 cm per un peso di 360 kg.

I fossili di pesci, risalenti all’Eocene (50 milioni di anni fa), sono oltre un centinaio, di cinque specie diverse: Notogoneus (1), Mioplosus (2), Priscacara (13), Diplomystus (12), Knightia (75). Il luogo di provenienza è la Green River Formation negli Stati Uniti, famosa per l’incredibile quantità e la varietà di pesci fossili. La formazione sorge all’interno di un’area un tempo occupata da tre grandi laghi derivanti a loro volta da un precedente mare interno poco profondo che nel Cretaceo (140-66 milioni di anni fa) si estendeva dal Golfo del Messico all’Alaska. La relazione paleogeografica tra il luogo di ritrovamento dei reperti fossili e le zone colpite dalla catastrofe ecologica che ha direttamente ispirato “Aquarium”, la marea nera che ha invaso il Golfo del Messico nel 2010, accresce la carica simbolica degli elementi fossili all’interno dell’opera.

Dallo scavo al completamento, il trittico ha richiesto un anno di lavoro. Il restauro di ogni singolo pezzo è stato realizzato da Vladislav Shabalin nel laboratorio di Geoworld di Torreano di Cividale (Udine) seguendo i più rigorosi criteri scientifici. Il riposizionamento dei pesci per ricreare l’immagine di un acquario ed evocare l’idea del movimento ha riguardato oltre la metà degli elementi fossili dell’opera.